Domina lo spazio nelle SERP sfruttando le PAA per conquistare slot organici extra, scalare la visibilità long-tail e quantificare i clic incrementali in Search Console.
I box People Also Ask (PAA) sono sezioni a fisarmonica nella SERP di Google che mostrano domande di follow-up previste dall’algoritmo; conquistarne uno offre alla tua pagina uno slot organico aggiuntivo, amplia la copertura long-tail e genera clic incrementali anche se non occupi la posizione principale. Gli specialisti SEO mirano ai PAA estraendo le domande in fase di pianificazione dei contenuti e inserendo risposte concise da 40-60 parole (con schema FAQ/HowTo) per ottenere la feature e misurarne il rendimento in Google Search Console.
I box Le Persone Hanno Chiesto Anche (PAA) sono moduli a fisarmonica dinamici che Google inserisce nelle SERP di prima pagina. Ogni domanda è un follow-up algoritmico rispetto alla query iniziale dell’utente e ogni snippet di risposta visibile rimanda a un URL di terze parti—un posizionamento organico extra che non richiede di possedere il core blue link. Per i brand, conquistare un PAA equivale a un secondo (o terzo) risultato gratuito, maggiori segnali di autorità tematica e spazio aggiuntivo che spinge i competitor più in basso nella pagina.
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FAQPage o HowTo. Assicurati che le domande in mainEntity
corrispondano al testo on-page entro ±5 caratteri.Piattaforma SaaS (200k sessioni mensili): Aggiunti 480 blocchi orientati ai PAA nella documentazione prodotto. La presenza nei PAA è passata da 21 a 137 in otto settimane, generando un +14% di sessioni e 110k$ di pipeline assistita attribuita con modello first-touch.
Retailer globale: Uno script di automazione ha inserito schema FAQ in 12.000 schede prodotto (PDP). La visibilità PAA è aumentata di 9× QoQ, riducendo la spesa in paid search del 7,4% a parità di ricavi.
Google seleziona le risposte per i box PAA abbinando passaggi concisi e ben strutturati all’intento dietro ogni domanda successiva. I segnali chiave sono: (1) formattazione domanda-risposta chiara in HTML (H2/H3 seguiti da un paragrafo di 40–60 parole che risponde direttamente alla query), (2) autorità tematica della pagina (link interni, profondità di copertura, backlink) e (3) freschezza e crawlabilità. Per ottimizzare, mappa le domande PAA della SERP, integrale come sottotitoli, fornisci risposte sintetiche subito sotto e assicurati che la pagina sia marcata con schema (FAQPage o HowTo, dove appropriato) in modo che Google possa analizzare rapidamente il contenuto.
Monitora le “Impressioni” e la “Posizione media” per l’URL della query in formato domanda esatta all’interno del rapporto “Risultati di ricerca”. Se le impressioni sono elevate e la posizione media si mantiene tra 1 e 2 nonostante la keyword principale si classifichi al 9º posto, significa che la pagina sta comparendo nei PAA (le posizioni per i PAA vengono registrate come 1). Un CTR stabile o in crescita su quella query conferma ulteriormente che la visibilità nei PAA sta generando traffico significativo anche se il ranking di base è basso.
Le risposte duplicate o sovrapposte diluiscono i segnali di autorevolezza e possono attivare la preferenza di Google per una singola fonte più autorevole, riducendo la probabilità che qualsiasi versione compaia nei PAA. Consolida il contenuto reindirizzando con un 301 le pagine più deboli verso un’unica pagina canonica, fondendo i passaggi più forti e aggiornando i link interni affinché puntino alla nuova URL consolidata. In questo modo si concentra la link equity e la pertinenza, aumentando le possibilità che Google scelga la risposta unificata per più domande PAA.
Passo 1: Stima il volume di ricerca mensile della keyword primaria (es. 10.000). Passo 2: Usa strumenti di analisi SERP per capire quanti clic assorbe il box PAA; considera un 6–8% se si trova a metà pagina. Passo 3: Considera il drop-off, perché solo una delle diverse domande PAA mostrerà la tua risposta: ipotizza una quota del 25%. Passo 4: Moltiplica: 10.000 × 0,07 × 0,25 = ~175 visite/mese. Metti a confronto questo dato con il potenziale incremento derivante dal miglioramento del ranking organico di base; se 175 visite garantiscono un ROI incrementale superiore rispetto allo sforzo di passare dalla posizione 9 alla 5, dai priorità all’ottimizzazione per il box PAA.
✅ Better approach: Esegui crawl PAA programmati (ad es. tramite API SEO o script Puppeteer personalizzati) ogni 7–14 giorni, archivia i delta in un database e aggiorna i contenuti o i link interni quando emergono nuove domande di alto valore
✅ Better approach: Apri con una risposta concisa di 40–60 parole che riformula la domanda, quindi approfondisci nei dettagli; testa il rendering in SERP con strumenti come SEO Minion o il Rich Results Test per confermare che la parte visibile risponda alla query
✅ Better approach: Racchiudi ogni domanda target in un H2/H3, inserisci la risposta subito sotto e aggiungi il markup FAQPage o HowTo quando opportuno; valida con il validator di Schema.org e monitora la GSC per eventuali errori di miglioramento.
✅ Better approach: Mappa le query PAA alle fasi del funnel, escludi quelle che si sovrappongono a pagine ad alta conversione e utilizza file di log e dati di analytics per confermare che i nuovi contenuti focalizzati sulle PAA apportino clic incrementali anziché spostare traffico internamente.
Mitiga la perdita di contenuti invisibili: migra le risorse basate …
Individua la cannibalizzazione a livello di template, snellisci le decisioni …
Destina la crawl equity ai template ad alto margine, riduci …
Blocca la deriva delle keyword nei template, mantieni un traffico …
Elimina la diluizione dell’index budget per recuperare crawl equity, riduci …
Riduci la saturazione dei template, recupera il crawl budget sprecato …
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