Search Engine Optimization Intermediate

Indicizzazione Mobile-First

Google valuta il tuo brand sugli schermi degli smartphone; allinea contenuti, velocità e UX oppure cederai posizionamenti ai concorrenti mobile-friendly.

Updated Ago 03, 2025

Quick Definition

L'indicizzazione mobile-first è l'approccio di Google che, per impostazione predefinita, effettua il crawling e il ranking delle pagine web in base alla loro versione mobile, trattando quei contenuti mobile—insieme a dati strutturati, link e metriche di performance—come fonte primaria per i risultati di ricerca invece del sito desktop.

Definizione & spiegazione

Mobile-first indexing è la pratica di Google che utilizza la versione mobile di un URL come fonte canonica per crawl, indicizzazione e ranking. Invece di considerare la pagina desktop come primaria e quella mobile come alternativa, Googlebot-Smartphone raccoglie contenuti, dati strutturati e segnali di link direttamente dall’HTML mobile. Se un sito dispone di un’unica versione responsive, è quel singolo codice a essere indicizzato.

Perché è importante per la SEO

Oltre il 60 % delle ricerche su Google parte da smartphone. Quando la pagina desktop contiene informazioni o link interni assenti nella versione mobile – o quando l’esperienza mobile è estremamente lenta – il posizionamento ne risente. Coerenza dei contenuti su mobile, Core Web Vitals ottimali e risorse esplorabili diventano quindi imprescindibili per mantenere visibilità.

Come funziona

Googlebot-Smartphone simula un dispositivo moderno (attualmente un Pixel 5 con Chrome 99). Esso:

  • Invia una richiesta HTTP con intestazione User-Agent mobile.
  • Recupera il DOM renderizzato, includendo qualsiasi JavaScript lato client.
  • Analizza i dati strutturati (JSON-LD, Microdata, RDFa) presenti nel markup mobile.
  • Valuta link equity e direttive canoniche in base a ciò che rileva nell’HTML mobile.

Se la pagina mobile manca di elementi critici—meta tag, hreflang, testo alternativo delle immagini o backlink nascosti dietro menu “hamburger”—Google non li vedrà. La versione desktop diventa secondaria e può essere scansionata meno frequentemente, principalmente per confronto o motivi legacy.

Best practice & consigli di implementazione

  • Preferisci il design responsive: un solo URL evita duplicazioni e problemi di manutenzione.
  • Mantieni la parità di contenuto: heading, copy, link interni e dati strutturati devono corrispondere tra i vari viewport.
  • Carica tutte le risorse critiche (CSS, JS, immagini) senza bloccare Googlebot-Smartphone in robots.txt.
  • Usa gli stessi meta tag robots e le stesse annotazioni canonical/hreflang su mobile e desktop.
  • Monitora i Core Web Vitals—soprattutto Largest Contentful Paint e Cumulative Layout Shift—su connessioni 4G.
  • Testa con lo strumento di Ispezione URL e con il Mobile-Friendly Test; controlla i log del server per l’agente “Googlebot-Smartphone”.

Esempi reali

Un rivenditore di abbigliamento è passato da un sottodominio m-dot a un sito responsive. Dopo aver garantito dati strutturati identici e compresso le immagini per il mobile, gli errori di crawl sono diminuiti del 18 % e le sessioni organiche sono aumentate dell’11 % in sei settimane. Un editore di notizie che ha eliminato script pubblicitari pesanti ha ridotto il LCP mobile da 5,4 s a 2,1 s e ha ottenuto l’idoneità per Top Stories.

Casi d'uso comuni

  • Riprogettare un sito legacy che utilizza ancora pagine separate su m.example.com.
  • Migrare a un framework JavaScript (ad es. React, Vue) e convalidare il rendering lato server per i bot mobile.
  • Siti internazionali che gestiscono hreflang su più template responsive.
  • Auditing di configurazioni dynamic serving che mostrano contenuti ridotti agli utenti mobile.

Frequently Asked Questions

Che cos’è l’indicizzazione mobile-first e in che modo influisce sul posizionamento su Google?
Con l’indicizzazione mobile-first, Google esegue la scansione e posiziona la versione mobile delle tue pagine anziché quella desktop. Se le tue pagine mobile contengono gli stessi contenuti, dati strutturati e link interni della versione desktop, il tuo posizionamento dovrebbe rimanere stabile; in caso contrario, aspettati volatilità.
Come posso verificare se il mio sito è passato all’indicizzazione mobile-first e se è pronto?
Nella Google Search Console, apri Impostazioni → Crawler di indicizzazione per verificare se Googlebot Smartphone è presente. Esegui lo strumento Controllo URL sulle pagine chiave, confronta l’HTML renderizzato con la versione mobile live e correggi eventuali contenuti mancanti, meta tag o elementi caricati in lazy load che Google non riesce a recuperare.
L’indicizzazione mobile-first significa che i contenuti desktop vengono ignorati del tutto?
Google continua a scansionare le pagine desktop, ma i segnali di ranking vengono ricavati principalmente dalla versione mobile. Se testi o link fondamentali compaiono solo su desktop, avranno un peso minimo o nullo; quindi mantieni i contenuti principali coerenti in entrambe le versioni.
Quali passaggi di implementazione garantiscono che il mio sito responsive offra performance ottimali con l'indicizzazione mobile-first?
Utilizza un’unica URL responsive per pagina, fornisci lo stesso contenuto principale su tutti i breakpoints ed evita siti separati m-dot, a meno che la migrazione non sia impossibile. Verifica che dati strutturati, tag canonical, hreflang e regole del robots.txt siano identici per mobile e desktop, così che Googlebot Smartphone riceva il quadro completo.
Perché il mio traffico organico è diminuito dopo che Google ha abilitato l’indicizzazione mobile-first per il mio dominio?
Tra i colpevoli più comuni ci sono contenuti nascosti o troncati su mobile, JavaScript bloccato che impedisce a Google di renderizzare i menu, oppure tempi di caricamento lenti sui dispositivi mobili che compromettono i Core Web Vitals. Confronta l’HTML mobile e desktop in Search Console, cerca elementi mancanti, esegui PageSpeed Insights con impostazioni 4G e risolvi eventuali problemi di render-blocking o di CLS.

Self-Check

Il tuo sito desktop include dettagliate specifiche di prodotto in sezioni a schede, ma la versione mobile responsive nasconde queste specifiche per risparmiare spazio sullo schermo. Con la mobile-first indexing, quale rischio di indicizzazione stai correndo e come puoi risolverlo?

Show Answer

Poiché, con il mobile-first indexing, Google considera la versione mobile come canonica, qualsiasi contenuto omesso o nascosto da interazioni non indicizzabili su mobile può essere trattato come inesistente. Questo può ridurre la pertinenza delle keyword e compromettere il posizionamento per le keyword long-tail. Risolvi il problema assicurandoti che lo stesso testo rilevante sia presente anche nell’HTML mobile: utilizza sezioni CSS a scomparsa (collapsible) invece di eliminare completamente il markup ed evita JavaScript che richieda eventi di tap affinché Googlebot possa renderizzare il contenuto.

Un brand di e-commerce continua a servire un sito separato "m.example.com". Le immagini sono più piccole, manca il testo alternativo e l’attributo rel="canonical" punta all’URL desktop. Quali tre aggiornamenti tecnici sono necessari per allineare questa configurazione alle best practice dell’indicizzazione mobile-first?

Show Answer

1) Fornisci contenuti primari e metadati identici (inclusi dati strutturati e testo alternativo) sia su mobile che su desktop; 2) Sostituisci il canonical che punta alla versione desktop con canonicals autoreferenziali e aggiungi tag rel="alternate" in entrambe le direzioni per evitare segnali contrastanti; 3) Utilizza le stesse immagini ad alta risoluzione e le stesse tecniche di lazy-loading che Googlebot può attivare (loading="lazy" nativo o JS che si avvia senza interazioni dell’utente) in modo da preservare le funzionalità di ricerca immagini e i segnali di qualità della pagina.

In che modo l’indicizzazione mobile-first incide sulla tua strategia di internal linking e quale passo pratico dovresti compiere durante una migrazione del sito per evitare la perdita di PageRank?

Show Answer

Google valuta principalmente i link presenti nell’HTML mobile. Se il tuo layout mobile utilizza un menu hamburger che nasconde link profondi o rimuove la navigazione nel footer, quelle pagine potrebbero ricevere meno segnali interni. Durante qualsiasi redesign o migrazione, esegui la scansione dell’output mobile e confronta il conteggio degli inlink. Ripristina i link interni critici — ad esempio tramite menu espandibili renderizzati nell’HTML — il più vicino possibile alla parte superiore del DOM per mantenere il flusso di PageRank.

Descrivi un workflow di audit rapido per confermare se Google sta eseguendo la scansione di un sito con l’indicizzazione mobile-first e per individuare discrepanze di contenuto tra le versioni mobile e desktop.

Show Answer

1) In Google Search Console → Impostazioni → Crawler di indicizzazione, verifica che il “Crawler principale” sia impostato su “Smartphone”; 2) Utilizza lo strumento Controllo URL su una pagina campione, clicca su “Visualizza pagina scansionata” e confronta l’HTML renderizzato con un recupero desktop nei tuoi dev tools; 3) Esegui una scansione con user-agent mobile (es. Screaming Frog impostato su “Googlebot Smartphone”) e una scansione desktop, quindi esporta conteggio parole e tag mancanti; 4) Dai priorità alle pagine in cui la scansione mobile mostra meno testo o dati strutturati mancanti, quindi correggi le discrepanze prima che Google esegua nuovamente la scansione.

Common Mistakes

❌ Tagliare o nascondere contenuti su mobile che rimangono visibili su desktop, dando per scontato che Google continui a eseguire la scansione della versione desktop

✅ Better approach: Fornisci lo stesso contenuto principale, gli stessi heading, link e dati strutturati su mobile e desktop—idealmente tramite un unico template responsive—così Google indicizza tutte le informazioni per cui desideri posizionarti

❌ Bloccare i file CSS, JavaScript o le immagini per dispositivi mobili nel robots.txt, impedendo al crawler per smartphone di Google di renderizzare correttamente la pagina

✅ Better approach: Esegui un audit del file robots.txt ed elimina le direttive Disallow per le risorse critiche; verifica con lo Strumento di ispezione URL e con il Test di compatibilità con i dispositivi mobili di Google per assicurarti che il crawler possa recuperare e renderizzare ogni risorsa

❌ Ignorare le prestazioni su dispositivi mobili, con conseguenti Core Web Vitals scadenti (ad es. Largest Contentful Paint lento, Cumulative Layout Shift elevato)

✅ Better approach: Comprimi e ridimensiona correttamente le immagini, differisci il JS non critico, utilizza il lazy loading e testa con PageSpeed Insights e Lighthouse finché LCP è <2,5 s e CLS <0,1 su connessioni 4G

❌ Mantenere un sottodominio m-dot senza tag canonical e alternate adeguati, causando URL duplicati e segnali diluiti

✅ Better approach: Effettua la migrazione a un unico sito responsive con reindirizzamenti 301 oppure implementa rel="canonical" sulle URL desktop e rel="alternate" sulle URL mobile per consolidare i segnali di ranking

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